- proprietari o nudo proprietari;
- usufruttuari e locatari;
- soci di cooperative o imprenditori induviduali (immobile non bene strumentale o merce);
- soggetti che producono redditi in forma associata (art. 5 del Tuir) come società semplici;
- familiare o convivente del possessore o detentore dell'immobile;
- l'acquirente di un immobile se è stato già registrato il compromesso.
Il detentore o il familiare convivente del possessore, ha diritto al bonus ristrutturazioni solo se sostiene le spese dei lavori (sono intestati a lui i bonifici dei pagamenti e le fatture). Se la casa è in comproprietà ha diritto alla detrazione chi effettua i pagamenti in misura proporzionale a quanto speso.
I condomìni minimi possono chiedere l'agevolazione al 50% ?
Alcuni piccoli condomìni che, non avendone l'obbligo, non hanno un amministratore e non hanno un codice fiscale, possono comunque sfruttare la detrazione per lavori sulle parti comuni.
In questo caso il pagamento deve sempre essere effettuato tramite bonifico e se non c'è il codice fiscale del condominio, i contribuenti inseriscono nel modello di dichiarazione il codice fiscale del condomino che ha effettuato il bonifico.
Come fare il bonifico per la detrazione al 50%
Per ottenere il beneficio fiscale i pagamenti devono essere efffettuati tramite bonifico bancario o postale con espressamente indicato:
- la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il numero di partita Iva (o il codice fiscale) del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Puoi effettuare il pagamento anche con carta di credito, intestata al titolare, ma non con assegni o contanti. E' necessario poi conservare i documenti che attestino il pagamento (ricevuta bonifico, pagamento con carta di credito) e le fatture dell'acquisto dei mobili o degli elettrodomestici.
Quali sono i Lavori di Ristrutturazione Incentivati?
Puoi richiedere l'agevolazione solo per immobili esistenti a destinazione residenziale e per le loro pertinenze (cantina, box...). Anche se i lavori di ristrutturazione hanno una definizione generica, in realtà la tipologia degli interventi incentivati sono definiti con precisione dalla normativa. Nella tabella trovi gli esempi dei lavori ammessi alla detrazione e la tipologia di immobile su cui devono essere realizzati.
I lavori di manutenzione ordinaria sono agevolati solo quando riguardano le parti comuni.
Tipologia di intervento | Tipologia di immobile |
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Manutenzione ordinaria:
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Solo per parti comuni degli edifici residenziali |
Manutenzione straordinaria:
Restauro e risanamento conservativo:
Ristrutturazione edilizia:
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Interventi per la ricostruzione o il ripristino dell’immobile | Qualsiasi immobile danneggiato da eventi calamitosi (per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza) |
Realizzazione di autorimesse, box o posti auto | Solo se pertinenziali, anche a proprietà comune |
Lavori finalizzati:
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Qualsiasi immobile residenziale |
Interventi per evitare atti illeciti da parte di terzi (penalmente illeciti come ad esempio, furto, aggressione, sequestro di persona):
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Qualsiasi immobile residenziale |
Interventi di cablatura degli edifici e per il contenimento dell’inquinamento acustico | Qualsiasi immobile residenziale |
Interventi per il risparmio energetico, installazione di impianti a fonti rinnovabili, ad esempio l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica a servizio dell’abitazione, cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, eccetera | Qualsiasi immobile residenziale |
Opere per la messa in sicurezza statica realizzati sulle parti strutturali degli edifici | Qualsiasi immobile residenziale |
Interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere per evitare gli infortuni domestici (sostituzione tubo del gas, riparazione presa malfunzionante, installazione di apparecchi di rilevazione di gas ) | Qualsiasi immobile residenziale |
Per gli interventi di misure antisismiche, ossia per opere per la messa in sicurezza statica, realizzati in zone ad alta pericolosità è prevista una detrazione maggiore, che può arrivare fino all'85% delle spese, fino al 31 dicembre 2021.
Per i lavori su immobili residenziali soggetti alla detrazione al 50% l'IVA risulta agevolata e ridotta al 10%.
Come avere la Detrazione al 50% per le Ristrutturazioni?
Negli anni le procedure per richiedere la detrazione sono stati ridotti e semplificati, eliminando la comunicazione di inizio lavori all'Agenzia delle Entrate.
Per beneficiare della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile.
Se i lavori sono stati realizzati dal detentore, si dovranno indicare gli estremi di registrazione dell'atto che comprovi il titolo. Il beneficiario poi dovrà conservare tutti i documenti per esibirli in caso di controlli.
La legge di bilancio 2018 ha introdotto l'obbligo della comunicazione all'Enea sui lavori realizzati, come previsto per l'ecobonus.
Come inviare all'Enea la detrazione fiscale?
L'invio delle informazioni deve avvenire sull'apposito sito web entro 90 giorni a partire dalla data di fine dei lavori o del collaudo. Per gli interventi terminati tra il 1° gennaio 2018 e il 21 novembre 2018 il termine dei 90 giorni decorre da quest’ultima data, dal 21 novembre 2018.
La comunicazione dei dati all'Enea è obbligatoria nei seguenti casi:
- interventi alle strutture edilizie: riduzione trasmittanza pareti, coperture e pavimenti;
- infissi: riduzione trasmittanza finestre e infissi;
- impianti tecnologici: impianti solare termico, caldaie a condensazione o a biomassa, pompe di calore, valvole termostatiche, microcogeneratori, impianti fotovoltaici;
- elettrodomestici: forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici es. ad induzione, lavasciuga, lavatrici.
Ristrutturazioni edilizie - anno 2018 Invio dichiarazione ai fini della detrazione fiscale all'Enea
Bonus Mobili ed Elettrodomestici: quando e come richiederlo?
Per beneficiare della detrazione sull'acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici per la propria casa è necessario un intervento di recupero sulla stessa, cioè devi aver usufruito del bonus ristrutturazioni per la medesima casa che arredi.
Questa detrazione spetta se vengono acquistati:
- Mobili nuovi:
Come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione). E’ escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni e tende e altri arredi. - Grandi elettrodomestici nuovi
Con classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), quando è prevista l’etichetta energetica.
Esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, ventilatori elettrici, condizionatori...
Per gli elettrodomestici per cui non è ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica l’acquisto può rientrare nell'agevolazione. Per avere la detrazione mobili ed elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti sempre con bonifico o carta di debito o credito e non sono ammessi pagamenti con assegni o contanti. La data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui hai sostenuto le spese per i mobili. Il pagamento della ristrutturazione invece può anche avvenire successivamente.
L'importo massimo della spesa complessiva sostenuta per i mobili è pari a 10.000 euro, detraibili in 10 quote annuali di pari importo.
Scarica la guida dell'Agenzia delle EntrateIl Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2018 per abitazioni oggetto di ristrutturazione.
Quali sono i Documenti per la Detrazione al 50%?
- Il contribuente deve avere i seguenti documenti:
- Le fatture e le ricevute dei pagamenti che dimostrano le spese sostenute (es. ricevute bonifico)
- La domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito)
- Le ricevute di pagamento dell’imposta comunale (Ici-Imu), se dovuta
- La delibera dell'assemblea di approvazione dei lavori (per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali)
- La dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi
- Le abilitazioni amministrative richieste dalle vigenti leggi sull'edilizia: concessioni, autorizzazioni...
- Per gli interventi sulle parti comuni condominiali il contribuente può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, dove attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma ai fini della detrazione
I documenti dovranno essere conservati dall'interessato poiché potrebbero dover essere esibiti se l'amministrazione finanziaria lo richieda.
Il soggetto, se è previsto l'obbligo della notifica preliminare all'Azienda sanitaria locale, dovrà inviare all’Asl competente nel proprio territorio una comunicazione (tramite raccomandata A.R. o con altre modalità stabilite dalla Regione) in cui devono essere presenti le seguenti informazioni:
- dati del committente dei lavori e ubicazione degli stessi
- natura dell’intervento da realizzare
- dati identificativi dell’impresa che realizza i lavori con esplicita assunzione di responsabilità riguardo il rispetto degli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione
- data di inizio dell’intervento di recupero.
Quali sono gli Edifici per la Detrazione Ristrutturazioni?
Puoi richiedere l'agevolazione solo per immobili a destinazione residenziale e per le loro pertinenze (cantina, box...) di qualsiasi categoria catastale, anche rurale. Sono quindi esclusi gli immobili strumentali per attività d'impresa o professionale.
Gli interventi devono essere eseguiti o su singole unità immobiliari oppure su edifici (o parti di essi), a condizione che siano esistenti. Per le nuove costruzioni quindi si può detrarre solo la spesa relativa alla ristrutturazione della porzione di edificio esistente.